Friday, May 26, 2006

PM Hillary Rodham Clinton orders by decree



Decreto legge n. 2 del 26 maggio 2006, recante disposizioni urgenti in materia di elezioni amministrative e altro.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


• Vista l’interrogazione urgente della Vice Presidenza del Consiglio a codesta Presidenza del Consiglio;
• Visto che l’emigrato pugliese a Milano di nome Bruno Ferrante detto Brunetto si è proposto ed è stato clamorosamente seppur indubbiamente scelto quale candidato sindaco per Milano;
• Visto che il metodo delle Primarie ha entusiasmato il popolo tutto ed è stato il metodo principe per l’assegnazione dei posti chiave nell’Amministrazione di codesto Governo;
• Visto che le consultazioni per l’ambito ruolo di usciere di Palazzo Chigi sono imminenti e i candidati illustri;
• Visto anche ma non solo che il clou dell’emigrante è stato raggiunto quando il menzionato Ferrante ha dato uno schiaffo morale a chi era perplesso e ha detto delle cose “di sinistra”; sconcerta che pare continui a dirle con una certa insistenza.
• Visto l’art. 1 del Codice Da Galy e le forti posizioni prese da questo Governo e che le determinazioni assunte in data 24 u.s. a Montego Bay stanno per essere rese esecutive.
• Visto che la moglie dell’emigrante, il cui volto ha assunto le sembianze de “la nuova Voltolina”, ha rinunciato al burqua pur mantenendosi un passo indietro al suo uomo;
• Visto che si suppone che con un corso serale di “attitude” la coppia potrà allinearsi e raggiungere la parità.
• Visto che in ogni caso episodi di questo tipo fortificano alle radici il processo d’integrazione tra la Lombardia e la Puglia;
• Visto che tutto sommato… o lui o niente;
• Sentito il Consiglio di Stato, la Corte Costituzionale, la Corte dei conti, e il CNEL

EMANA

il seguente Decreto Legge:

Art. 1 – È fatto obbligo a qualunque cittadino che sia, abbia pensato come, parlato come, assunto le sembianze di noglobal e/o radical/chic e/o nonsense e sia oltretutto residente in Milano, di votare alle imminenti elezioni amministrative di Milano per Bruno Ferrante.

Art. 2 – Il suddetto obbligo, di cui all’art. 1 del presente Decreto Legge, esenta temporaneamente al diritto, oltretutto poco corretto, della segretezza del voto.

Art. 3 – È comunque garantito il diritto inviolabile di tutti i suddetti cittadini di cui all’art. 1, di recarsi ai seggi indossando una molletta al naso, con la finalità di turarsi l’organo olfattivo.

Art. 4 - È fatto ordine, alla pelletteria di cui al regolamento di attuazione del Ministero del Commercio al seguente decreto, di produrre, fornire e mettere a disposizione del Governo un esemplare di stivali stile caballero, marrone chiaro, tacco 5, identici in tutto e per tutto a quelli esposti in vetrina del negozio in Via Solferino a Milano, e di prezzo pari a 1.032 (Mille-e-trentadue) euro. Il Regolamento di attuazione stabilirà anche il numero di taglia e l’indirizzo di consegna del suddetto esemplare;

Art. 5 – Il presente Decreto Legge entra in vigore all’istante, considerati i caratteri di estrema urgenza e necessità.



Roma, 26 maggio 2006





MEDJUGORYE LO PORCHIO
Rodham Clinton, Presidente del Consiglio
Don Matteo, Ministro dell’Interno
Balda, Ministro del Commercio
Visto, Man Lo, guardasigilli

Dear US Senator Hillary Rodham Clinton,

Riceviamo dagli Uffici della Vice Presidenza del Consiglio

Oggetto: Interrogazioni urgenti presentate dal Vice Premier Galearda Balda alla Signora Primo Ministro Hillary Rodham Clinton

Ocho Rios, 24 maggio 2006

Premesso,
secondo quanto risulta alla sottoscritta vice premier Galearda Balda:
1. che Brunetto Ferrante, pugliese emigrato che vive in Italia da anni - non si sa se con o senza permesso di soggiorno ma sicuramente senza alcun precedente penale – nel lontano 2005, in quanto uomo di centrosinistra (anche se nessuno ci credeva) ed ex poliziotto, si è proposto quasi spontaneamente come leader della popolazione milanese;
2. che all’inizio non si è capito il tenore e il significato della proposta di Brunetto Ferrante ma che poi è stata fatta luce sul mistero .
3. che ciò che rende l’episodio di cui al precedente punto 1. doppiamente sconcertante è che il popolo di centrosinistra - secondo la testimonianza del pugliese emigrato, interrogato sul punto con una lampada alogena in faccia - lo ha scelto come potenziale sindaco di Milano con il metodo delle Primarie;
4. che il metodo delle Primarie è piaciuto talmente tanto al popolo di centrosinistra che verrà usato anche per decidere chi sarà l’usciere di Palazzo Chigi; tra i candidati si segnala la presenza di Solange, Claudia Schiffer, Markus e la brunetta dei ricchi e poveri.
5. che il clou dell’emigrante è stato raggiunto quando il menzionato Ferrante ha dato uno schiaffo morale a chi era perplesso e ha detto delle cose “di sinistra”; sconcerta che pare continui a dirle con una certa insistenza.
6. che in relazione al suo abbigliamento, che viola indecentemente l’art. 1 del Codice Da Galy, sono state prese delle posizioni forti da questo Governo e che le determinazioni assunte in data 24 u.s. a Montego Bay stanno per essere rese esecutive.
7. che la moglie dell’emigrante, il cui volto ha assunto le sembianze de“la nuova Voltolina”, ha rinunciato al burqua pur mantenendosi un passo indietro al suo uomo;
8. che si suppone che con un corso serale di “attitude” la coppia potrà allinearsi e raggiungere la parità.
9. che in ogni caso episodi di questo tipo fortificano alle radici il processo d’integrazione tra la Lombardia e la Puglia;
10. che tutto sommato… o lui o niente, quindi meglio lui.

Tanto premesso e considerato, quale che sia la valutazione dei fatti e quali azioni si intendano intraprendere per assicurarsi che simili accadimenti si verifichino sempre e comunque e, in particolare se i fatti in premessa fossero confermati, affinché Milano sia nuovamente teatro di simili atti umani, legali e degni del corpo umano e della sinistra no global/ radical/chic/non sense, la sottoscritta

propone

che il Governo Rodham Clinton I, nella persona del Premier Hillary Rodham Clinton, dia ai noglobal/ radical/chic/nonsense di Milano, suoi sudditi incondizionati, una indicazione di voto per le imminenti elezioni amministrative di Milano e quindi che imponga a tutti di votare per Bruno Ferrante.

Firmato: Galearda Balda, Vice Premier

Wednesday, May 24, 2006

PM Hillary Rodham Clinton orders



Ufficio del Capo di Gabinetto

Ho il piacere di trasmettere al Presidente della Repubblica, Medjugorye Lo Porchio, ai Presidenti di Camera e Senato e a tutti i membri del Governo della Repubblica la risposta del Presidente del Consiglio Hillary Rodham Clinton all’interrogazione presentata dal Vice Presidente del Consiglio Galearda Balda.

Segue: risposta all’interrogazione presentata in data 24 maggio 2006.




Montego Bay, 24 maggio 2006

1. ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE FASHION CHIC DEL CENTRO SINISTRA: il diritto dei cittadini di Milano a far fuori “definitivamente” dai pantaloni la cravatta-perizoma di Bruno Ferrante;
2. ELIMINAZIONE DEI DISTURBI LINGUISTICI DEGLI ELETTORI DEL CENTRO SINISTRA: il diritto di Davide Corridoni a non vedere deturpato il proprio cognome.

Premettendo al punto 1 che:
- il governo tutto e questa Presidenza è profondamente attento a riportare l’Italia e Milano ai vertici di ciò che è cool;
- che l’art. 2 del Regolamento n. 1 adottato il 23 maggio 2006 dal Ministero del Commercio (di seguito anche “il Regolamento Da Galy” o anche solo “il Regolamento”) vieta la vendita, l’acquisto, lo spaccio nonché la produzione o la mera detenzione di quel particolare capo o accessorio d’abbigliamento conosciuto come “cravatta perizoma”;
- che l’art. 1 del Regolamento Da Galy prescrive un abbigliamento consono riconoscendo, con questo, un diritto all’inviolabilità dell’occhio ed alla insciacquabilità della classe, per tutti quei candidati alle istituzioni che acquistino nuovi capi;
- che il Regolamento Da Galy ha efficacia dal giorno di emanazione, nonostante ancora non pubblicato e/o conosciuto, e così pure si è espressa la Suprema Corte di Giustizia appositamente nominata dal Governo in carica, precisando – tra l’altro – la speciale efficacia retroattiva del suddetto Regolamento;
- che è indubbio che la Costituzione stessa individui tra i diritti fondamentali quello che può essere riassunto nel famoso brocardo “ocula sua parte volent”;
- che il Signor Ferrante è stato sorpreso più volte ad indossare il capo “cravatta perizoma”;
- che, avvertito e diffidato dalle autorità di Pubblica Sicurezza (Fashion Police), egli imperterrito continuasse nell’illegittimo comportamento;
- che quanto sopra provoca un certo imbarazzo tra uomini, donne e transgender.

Conformemente alle premesse, la Presidenza del Consiglio

ha ordinato

ad un commando armato formato da robotkamikaze di “strappare” letteralmente e definitivamente il capo “cravatta perizoma” dalla persona di Bruno Ferrante, in modo tale che vengano parzialmente eliminate le barriere Fashion chic del centro sinistra.




Premettendo al punto 2 che:
- il governo tutto e questa Presidenza è profondamente attento ai problemi veri, che sono, tra gli altri, quello di aspettare fino a luglio i saldi, non trovare la propria taglia ai saldi e di aver finito tutti soldi prima che i saldi arrivino, non necessariamente in questo ordine;
- che si prende atto che tal Davide Corridoni non sia stato scelto quale candidato a sindaco di Milano;
- che tale mancata elezione plebiscitaria sia dipesa, forse, dalla facile confusione creata dal candidato di disturbo Davide Corritoni;
- che l’interferenza di tal Carlo Geragni non sarebbe provata, e tanto meno suo dolo o colpa;
- che esiste una causa di disagio psicologico e difficoltà a livello sociale per la divergenza tra Corridoni, Corridore, Corritoni e altre ulteriori versioni divergenti;
- che è indubbio che la Costituzione Italiana impone che anche “l’orecchio vuole la sua parte” con la conseguenza che “Corridore” è anticostituzionale mentre “Corridoni” no;
- che, in ogni caso, quanto sopra provoca un certo imbarazzo tra uomini, donne e transgender;


Conformemente alle premesse, la Presidenza del Consiglio

ha ordinato

ad un commando armato formato da robotkamikaze armati di cartelli pubblicitari recanti la dicitura “non si scrive Corritore, si scrive Corridoni ma si legge Corritori” eliminando in questo modo i disturbi linguistici degli elettori del centrosinistra.




Firmato:
Presidente del Consiglio dei Ministri
Hillary Rodham Clinton




Si allega, per presa visione, copia dell'interrogazione:

Interrogazioni urgenti presentate dal Vice Premier Galearda Balda alla Signora Primo Ministro Hillary Rodham Clinton

Montego Bay, 24 maggio 2006

1. ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE FASHION CHIC DEL CENTRO SINISTRA: il diritto dei cittadini di Milano a far fuori “definitivamente” dai pantaloni la cravatta-perizoma di Bruno Ferrante;
2. ELIMINAZIONE DEI DISTURBI LINGUISTICI DEGLI ELETTORI DEL CENTRO SINISTRA: il diritto di Davide Corridoni a non vedere deturpato il suo cognome;

Premessa al punto 1:
- che i cittadini di Milano hanno scelto, col metodo delle primarie, il candidato sindaco Bruno Ferrante, in quanto lo hanno considerato determinante per la “presa” di Milano;
- che il codice Da Galy, all’art. 1, stabilisce che per la “presa” nonché per la successiva rappresentanza è necessario adottare un abbigliamento consono riconoscendo, con questo, un diritto all’inviolabilità dell’occhio ed alla insciacquabilità della classe;
- che per i cittadini del nonsense, che votano e sono determinanti in certi ambienti no global radical e chic, esiste una causa di disagio psicologico e difficoltà a livello sociale per la divergenza tra aspetto esteriore e aspetto interiore del candidato Ferrante;
- che la Corte di Giustizia appositamente nominata dal Governo Rodham Clinton I ha stabilito, senza rinvio, che le disposizioni del Codice Da Galy siano determinanti e vincolanti per tutti, ivi incluso il candidato Ferrante;
- che in qualche modo anche la Costituzione Italiana impone che anche “l’occhio vuole la sua parte”;
- che, in ogni caso, la cravatta-perizoma di Bruno Ferrante provoca un certo imbarazzo, superiore a quello dei polsini slacciati, e ciò tra uomini, donne e transgender;

chiede di sapere
se il Premier Hillary Rodham Clinton,visto che tra i primi provvedimenti ha imposto il cambio di tappezzeria di Palazzo Chigi, visto altresì che applica e obbliga chiunque le sia intorno, sopra e sotto, al rispetto del Codice Da Galy, artt. 1 e ss. abbia anche previsto e condivida di inviare un commando armato o dei robotkamikaze per “strappare” letteralmente e definitivamente quella maledetta cravatta-perizoma di Bruno Ferrante in modo che vengano parzialmente eliminate le barriere Fashion chic del centro sinistra.


Premessa al punto 2:
- che i cittadini di Milano non hanno scelto, col metodo delle primarie, come candidato sindaco Davide Corridore;
- che gran parte dei cittadini di Milano e lo stesso Corritoni suppongono che la motivazione di quanto sopra sia dipesa fondamentalmente dalla confusione creatasi, incomprensibilmente, intono al cognome di Corridoni;
- che l’altra supposizione è che un tale Carlo Cerami, noto storpiatore locale di nomi e cognomi, abbia provocato tale diatriba cognominale;
- poiché in relazione al punto precedente non ci sono prove della colpevolezza di Cerami poiché tutte le squadre ad hoc stanno intercettando le telefonate di Emilio Fede e Moggi sulle nuove ricette della carne brasata;
- che il codice Da Galy, all’art. 18, stabilisce che è reato deturpare i nomi e i cognomi e ciò costituisce comportamento antisindacale;
- che per i cittadini del nonsense, che votano e sono determinanti in certi ambienti, esiste, anche in questo caso, una causa di disagio psicologico e difficoltà a livello sociale per la divergenza tra Corridoni, Corridore, Corritore e Corritoni;
- che la Corte di Giustizia appositamente nominata dal Governo Rodham Clinton I ha stabilito, senza rinvio, che le disposizioni del Codice Da Galy siano determinanti e vincolanti per tutti;
- che in qualche modo anche la Costituzione Italiana impone che anche “l’orecchio vuole la sua parte” con la conseguenza che “Corritore” è anticostituzionale mentre “Corridoni” no;
- che, in ogni caso, quanto sopra provoca un certo imbarazzo tra uomini, donne e transgender;

chiede di sapere
se il Premier Hillary Rodham Clinton,visto che applica e obbliga chiunque le sia intorno, sopra e sotto, al rispetto del Codice Da Galy, artt. 18 e ss. abbia anche previsto e condivida di “mandare in giro” il solito milione di esponenti del nonsense con dei cartelli pubblicitari recanti la dicitura “non si scrive Corritore, si scrive Corridoni ma si legge Corridoni” eliminando in questo modo i disturbi linguistici degli elettori del centrosinistra.

Galearda Balda
Partito Galeardano

Tuesday, May 23, 2006

US Senator Hillary Rodham Clinton is shocked to learn how sick journalists got to be

Darla Allways, il mio neo ministro per i giovani e lo sport, mi ha entusiasticamente segnalato l'ennesimo articolo che parla della sottoscritta. Questi giornalisti sfrontatamente capitalisti invece di concentrarsi sulle politiche estremamente riformiste portate avanti dalla sottoscritta, che fanno? Scrivono dell'iPod! Dell'iPod! E poi io nell'iPod io ci tengo i codici nucleari, mica le canzonette dei Beatles...

Regards,
HRC

Sunday, May 21, 2006

US Senator Hillary Rodham Clinton gave birth to her government

È nato il Governo Rodham Clinton I.

Patsy Stone, la nuova portavoce di Palazzo Chigi, afferma che gli ultimi nodi sono stati sciolti dalla nuova premier in una lunga passeggiata con shopping annesso con l'impareggiabile Galearda Balda. Tra un acquisto e l'altro, le due donne, rappresentanti dei due maggiori partiti formanti l'alleanza di governo (i clintoniani e i galeardani) hanno così ripartito le deleghe governative.

I ministri giureranno stasera, al salone delle feste del Quirinale, di fronte al capo dello Stato Medjugorye Lo Porchio.

Hillary Rodham Clinton, Presidente del Consiglio con delega alla difesa. Galearda Balda ha lasciato infatti la difesa per un dicastero meno pesante. (Si smentisce ufficilamente che abbia dovuto lasciare per via dell'affaire che l'avrebbe vista coinvolta con un cadetto della marina);

Galearda Balda, Vice Presidente del Consiglio con delega per il Commercio.
Isimbarda Bonarda, Vice Presidente del Consiglio con delega alle pari opportunità (Quota Medjugorye Lo Porchio).

Agli interni: Don Matteo (tecnico);
Agli esteri: Mago Sylvan (quota Galearda);
Economia: L'Abiraghi (quota Clinton);
Al welfare, con delega al lavoro: Costantino Vitagliano (tecnico);
Istruzione: Valeria Marini (quota Medjugorye);
Università e ricerca: Topo Gigio (tecnico);
Giustizia: Man Lo (quota Galearda);
Infrastrutture e Trasporti: Patsy Stone (quota Clinton);
Comunicazioni: Megan Gale (quota Clinton);
Sanità: Franco Califano (quota Clinton);
Affari del piccolo punto: La Mousse (quota Galearda);
Giovani e Sport: Darla Allways (quota Medjugorye);

È stato inoltre nominato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio il Mago Otelma.

Siamo molto soddisfatti della squadra di governo che siamo riusciti a mettere in piedi. Ci sono molti tecnici scelti per le grandi competenze. Siamo sicuri che lavoreremo bene nell'interesse esclusivo dell'Italia.

PS: c'è stato grande disappunto per la mancata nomina di Flavia Vento, a cui però è stato assicurato un ruolo istituzionale adeguato alle sue capacità e competenze: la presidenza della RAI.

Dear US Senator Hillary Rodham Clinton,

Ricevo e con immenso piacere pubblico. So che il mondo intero sta aspettando la lista dei ministri, che tra l'altro in gran segreto già hanno giurato. Però io e la La Galyabbiamo ricevuto questa mail da questa fan e abbiamo deciso di darle un seguito.

Care Galearda e Hillary,
un giorno sbarellando sul mio Mac ho digitato qualcosa (che non ricordo) e mi sono impattata con uno dei vostri blog, quello della Hillary.
Esilarante!
Un paio di giorni appresso Hillary dava il benvenuto a Galy...esilarantissimo!
Insomma da allora vi leggo spesso e così ho deciso di scrivervi.
Siamo davvero nell’era virtuale o stiamo solo cercando un modo per evitare il confronto? Preferisco optare per la prima…anche se mi rispecchio di più nella seconda. Voi?E cosa sarebbe successo alla mia, alla nostra vita se non ci fossero
stati il pc .....e gli sms? Un disastro o una strana avventura? Qui preferisco non rispondere….lo devo a me stessa.
Come mine vaganti gli uomini passano dalla mia vita, fanno in tempo a scombussolarla e poi scompaiono…e quasi sempre non ripassano.
Uno, cento, mille, nessuno…comincio a pensare che ci sia qualcosa che non va in me.
Saranno i miei anni, tanti per le sciocchezze (chissà poi) e pochi per me? Sarà come si dice in giro, che la donna indipendente spaventa….e chi ha detto che siamo indipendenti …e da cosa poi?
Io la parità non la volevo, me la sono ritrovata!
Da due anni a questa parte ce ne sono stati tanti, di uomini, nella mia vita e, ad essere sincera, nel mio letto. Mi piacevano tutti, di tutti sono stata innamorata… almeno per un’ora. Con tutti ho pensato che fosse “per sempre”…ed è stato sempre un
attimo, un’ora, un giorno, un mese…qualcuno di più.
Nessuno era quello giusto o sono io che non sono giusta per loro?
Bella domanda, che meriterebbe una bella risposta….chiara, precisa…consapevole.
Non ce l’ho…o almeno non per tutti.
Uno era troppo giovane, l’altro troppo diverso da me, un altro era sposato, un altro aveva troppi problemi, uno non mi voleva, un altro pensava ancora a lei…e poi e poi e poi.
Ma la verità qual è? Siamo destinate in qualche modo o il destino ce lo
creiamo noi…e come?
Il destino, che roba strana! Ognuno di noi, dicono, ha una stella. Splende fino ad un certo punto e poi, quando è scritto, si spegne ed è finita. Quindi bisognerebbe approfittare del tempo in cui splende e fare delle cose. Bella storia…e che cosa?
Quelle che potresti rimpiangere o quelle per cui potresti avere dei rimorsi?
Ecco non vorrei si pensasse, sempre quel giorno, che ho dei rimpianti o dei rimorsi… e che non ho approfittato della stella…del suo splendore.
A volte penso che vorrei ricominciare …da tre però…da zero sarebbe troppo.
Non mi terrei più niente…a mio padre direi che volevo fare l'attrice. A mia madre direi che mi è mancata la colazione al mattino…tanto.Litigherei con tante persone…con le quali non ho litigato per non complicarmi la vita…'chè non avevo voglia di stare a
discutere e pensavo fosse meglio lasciar correre. Ho sbagliato, mille volte.
E poi andrei a Berlino a fare l’università…e non a qui a Milano. E non lascerei mai più il mio cane sul terrazzo. Tornerei a New York, mille volte e poi ancora e ancora di nuovo…e direi a Juan che mi piaceva un sacco quando mi teneva la mano e mi dava i baci sul naso…e a Manuel che mai mi sono così divertita con un uomo …e che a letto non era un granchè.
A Fabrizio direi che il motivo per cui sono scomparsa è che gli puzzavano le ascelle ma che per il resto era perfetto….anche se mangiava tanto e che a me dava fastidio perché avevo paura di ingrassare.
La stella brilla ancora, e ancora e ancora…ma io sono qui che scrivo e non faccio niente perché il mio destino si dia una mossa verso…dove dico io, dove vorrei io.
Scusate ragazze, avevo voglia di parlare e, non so perchè, avevo voglia di farlo con voi.
Grazie per avermi letto, se l'avete fatto...e se non l'avete fatto, grazie lo
stesso per esserci e per le risate di gusto che faccio quando leggo i vostri blog.
M.

Saturday, May 20, 2006

US Senator Hillary Rodham Clinton is Prime Minister appointed

Giubilio nelle piazze alla notizia che il Presidente della Repubblica, Medjugorye Lo Porchio ha affidato l'incarico per la formazione del nuovo governo alla Senatrice Hillary Rodham Clinton.

La Clinton, onorata e un po' commossa, si è riservata di accettare e di presentare la lista dei ministri entro fine serata.

Subito nominati i vice premier. Galearda Balda siederà alla destra di nostra signora, avendo la delega anche per la difesa. Isimbarda Bonarda alla sinistra.

Il primo Consiglio dei Ministri, presieduto dalla Clinton e a cui hanno partecipato solo lei e le vice premier, in barba alla costituzione e alla più semplici regole della democrazia, ha preso importantissimi provvedimenti, tra i quali il cambio delle tappezzerie di Palazzo Chigi. Vivissime proteste del Presidente della Repubblica, Medjugorye Lo Porchio, che non solo si rifiuterebbe di firmare il decreto, ma starebbe minacciando di rassegnare le dimissioni e tornare in cima al Duomo di Milano.

La Clinton non pare però preoccupata, soprattutto per quanto riguarda i passaggi parlamentari. Le voci che darebbero il governo Clinton senza una maggioranza al Senato e alla Camera sono irrilevanti. Non è previsto infatti un voto di fiducia, almeno al momento.

Monday, May 15, 2006

US Senator Hillary Rodham Clinton wasn't there

L'ufficio stampa della Senatrice Hillary Rodham Clinton e di Galearda Balda smentisce con decisione la supposta vicenda raccontata da vari rotocalchi stamani.

Secondo la ricostruzione fallace, la Senatrice e la signora Balda si trovavano a Washington, indossando una semplice collana floreale e una foglia di fico, quando, ubriache come delle merde, sarebbero state abbindolate da un «rasta fighissimo che le ha intortate col fatto che è il fratello di Jaron».

La ricostruzione continua affermando che le due donne, in estasi per l'attenzione loro dimostrata dal rastone, avrebbero cercato in ogni modo di mettersi in contatto con il centralino di Tipico Pizza. Non riuscendo in alcun modo, esse avrebbero poi proceduto - tramite il sofisticatissimo sistema telefonico fornito dal Senato americano, Skype - a contattare l'unico contatto in linea nella loro rubrica: il cardinale Ruini.

Le due donne, guardandosi ammiccando, avrebbero immediatamente composto il numero del cardinale. La conversazione si sarebbe poi così svolta:

Hillary & Galy: "Salve regina"
Camillo: "Ciao principesse"
H & G: "Che fai di bello, Camillo"
C: "Lasciamo stare, sto cercando di convincere Moggi a non suicidarsi!"
H & G: "Perché? Che succede?"
C: "Gli è sfuggita l'anima! Lo sto aiutando! Ma l'anima non si trova!"

A questo punto pare che Medjugorye sia entrata nella conference call, grazie al Blackberry. Essa si troverebbe infatti sul Duomo di Milano.

H & G & C: "Medjy, dov'è l'anima di Moggi?"
Medjugorye: "Non posso ora, mie adorate discepole. Sto a discutere colla Tettamanzi, non vuole riconoscere il mio status di Madunnina! Vorrei cambiare la mise... sapete, l'argento fa più chic. Ma la Tettamanzi dice che no, l'oro non si tocca, che presto tornerà di moda!"

H & G & C: "Medjy, ma come si permette quella Tettamanzi! Lei che non ha neppure corso la maratona!"

M: "Appundo, infatti prima è arrivata la mamma di Letizia!"

H & G & C: "E seconda la moglie di Ferrante. Giusto un passo indietro!"

M: "Etterzo, è arrivata una travestita... anzi, Ferrante travestita! Tutina e scarpette da ballerina... e te credo che le fanno male le punte!"

Friday, May 12, 2006

US Senator Hillary Rodham Clinton feels pityful for Hugh Hefner

Sto strabuzzando gli occhi. Quel misogino di Hugh Hefner, in un articolo davvero patetico, si è permesso di dire che la suprema senatrice non sarebbe una donna sexy. Ma come si permette?

Infatti, alla domanda del giornalista:
«È d’accordo con chi vede sex appeal in Hillary Clinton?», quel vecchio bacucco ha risposto:
«Per carità. Tra lei e Laura Bush non saprei chi è la peggiore. Non conosco una sola donna vicina al potere politico che sia attraente. Tranne Jackie Onassis».

Innanzitutto diciamola tutta. Hefner, quell'odioso allevatore di conigliette, mi ha corteggiato per anni, ma mai è riuscito di avermi anche solo per una sera. Ovvio, gli uomini che scelgo per le mie notti di fuoco non hanno bisogno di Viagra, caro Hefner!

E poi, quando parla di me, signor nessuno, si ricordi di non appellarmi come "donna vicino al potere". I AM THE POWER.

Regards.

Saturday, May 06, 2006

US Senator Hillary Rodham Clinton supports ZIA as Milan mayor


Ribadendo il supporto ufficiale a ZIA per l'elezione a sindaco di Milano, ricevo dall'amico Truly Daniel un post sovversivo che pubblico volentieri. Più Zia, meno burocraZIA. Questa la capiranno in pochissimi eletti.

Regards.

Cazzate barbariche

Alle Invasioni Barbariche, ieri sera Ferrante ha detto alcune cose da far accapponare la pelle:

- che non avrebbe sfilato al gay pride travestito (fin qui tutto ok), ma che sì, ci andrebbe al gay pride e addirittura da giovane andava al Leoncavallo. Che c'entra il Leoncavallo con il gay pride? Urge lezione di cultura e storia gay.

- che non sarà una priorità del governo della città istituire un registro delle unioni di fatto, ricordando tra l'altro l'articolo 29 della Costituzione (quello della famiglia basata sul matrimonio: e basta!!!)!

- che sua moglie è una donna che sa stare un passo indietro al marito!

Se Daria Bignardi era vistosamente imbarazzata, io ero indignato.

Ferrante, lei connette i neuroni prima di parlare?

Lo sa che la scorsa sera quando ha parlato all'incontro organizzato da Davide Corritore l'hanno applaudita solo quando ha detto le solite cose sentite e risentite sul 25 aprile e sul 1 maggio? Noi di sinistra ci si accontenta davvero di poco!

Lei si candida a guidare quella che – non credo proprio di poter essere smentito – è in Italia la città con la più alta popolazione gay. Ma che non ha un quartiere gay, come invece tutte le grandi città europee. In cui il Policlinico si rifiuta di accettare il sangue di donatori omosessuali (chissà perché a Padova invece il sangue gay va bene). In cui il sindaco non ha mai partecipato al gay pride. E a sentire lei mi viene da pensare che non cambierà in nulla.

Perchè non si fa un paio di serate al Plastic, sempre che la facciano entrare, visto che ultimamente la lista del Plastic è più bloccata di quella delle Politiche 2006?

Di fondo, resta la solita questione. Perché non si può avere, nel 2006 a Milano, un candidato sindaco di sinistra che dica delle cose normali? Perché io non lo voglio un sindaco con la moglie un passo indietro, un sindaco che se a parole dice che tutti i cittadini sono uguali, poi fa i distinguo sulla famiglia e sul matrimonio, e Oh-Mio-Dio gli omosessuali no, niente PACS, e che dice il programma dell'Unione ?
Un sindaco che – alla fine il problema è sempre quello – non può rappresentare tutti i cittadini perché invece di quarant'anni, ne ha sessanta. E invece di pensare alla pensione, pensa a dirmi che il riconoscimento della mia relazione, non basata sul matrimonio, non è una priorità.

US Senator Hillary Rodham Clinton confirms that those aren't her tits


No comment!

Monday, May 01, 2006

US Senator Hillary Rodham Clinton welcomes and supports her friend Galearda Balda's new fantastic blog


Finalmente è arrivato il nuovo blog della Galy!!!

Tessoro è bellissimo, ora saremo il think tank della sinistra italiana ed internazionale!